OZZIO ITALIA, IL LOCKDOWN COME OCCASIONE E LE STRATEGIE PER IL FUTURO
Una chiacchierata con Marco Pozzoli, designer e CEO dell’azienda brianzola che interpreta l’abitare contemporaneo attraverso progetti con più funzioni.
La storia di Ozzio Italia è in continuo movimento, come lo sono gli arredi che questa azienda brianzola produce con l’idea di intercettare le trasformazioni dell’abitare di oggi. Storia cominciata nel 1961 all’interno del laboratorio artigiano della famiglia Pozzoli, che oggi ha portato il brand a essere presente in Europa, America, Asia e Russia con dieci showroom nelle principali città internazionali. Cavallo di battaglia di Ozzio Italia sono gli arredi trasformabili e polifunzionali, elementi che cambiano forma e funzione, attraverso meccanismi sofisticati, utili soprattutto come soluzione per spazi ridotti. Ne abbiamo parlato con Marco Pozzoli, designer e CEO dell’azienda.
Sul fronte di vista strategico, nell’anno in cui sono mancate le fiere di settore, come vi siete comportati?
Il primo lockdown è stato abbastanza traumatico: ha impattato sia sulla clientela che sul reparto produttivo. Pian piano abbiamo riaperto la produzione e lavorato molto sull’export con una fetta che rappresenta il 55%. Nel 2020 ci siamo preparati molto, adottando il modello dello smartworking, lavorando in termini di aggiornamento anche su Easy Line, la collezione sorella di Ozzio Italia. Subito dopo il lockdown abbiamo riscontrato un recupero importante nei numeri. Un fronte su cui abbiamo scelto di convogliare le energie è stato quello della comunicazione, pertanto abbiamo implementato tutte le attività social e lavorato sull’esecuzione di materiale video, consumer ma anche tecnico rivolto ai rivenditori.